I nuovi requisiti nel commercio UE-Regno Unito dopo la Brexit
Terminato il periodo di transizione della Brexit, l’impatto sulle imprese coinvolte nella circolazione delle merci tra il Regno Unito e l’UE a 27 sta diventando chiaro.
In questo articolo riflettiamo sulle sfide del coordinamento della logistica multimodale Regno Unito-UE post Brexit e spieghiamo come lavorare con un agente doganale di fiducia e un fornitore di servizi di trasporto merci esperto e strutturato possa aiutare i clienti a ridurre al minimo le interruzioni e costruire la resilienza della catena di fornitura.
Il Regno Unito ha ufficialmente lasciato l’Unione europea (UE) nel gennaio 2020, ma il periodo di transizione post-Brexit ha mantenuto in vigore gli accordi esistenti fino al 1° gennaio 2021, quando la maggior parte delle norme dell’UE ha cessato di applicarsi al Regno Unito.
Prima della finalizzazione dell’accordo di transizione alla Brexit, l’autorità doganale del Regno Unito, HM Revenue & Customs, aveva stimato che sarebbero state necessarie 270 milioni di dichiarazioni extra ogni anno per le importazioni dell’UE nel solo Regno Unito, a un costo stimato di 7 miliardi di sterline (circa 8,18 miliardi di euro).
Evidenziando l’entità del problema per molti spedizionieri, un sondaggio su 350 responsabili supply chain condotto dal Chartered Institute of Procurement and Supply (CIPS) con sede nel Regno Unito ha rilevato che due intervistati su tre hanno subito ritardi di almeno due o tre giorni nell’ottenere merci nel Regno Unito nel mese di febbraio 2021. Il 44% degli intervistati ha anche subito ritardi di almeno due o tre giorni per ricevere merci dal Regno Unito nell’UE. Quasi la metà dei ritardi è stata causata da pratiche doganali su entrambi i lati del confine.
Superare gli ostacoli insieme
Per ogni mittente e ogni spedizione, i requisiti possono differire, ma diversi requisiti chiave si applicano su tutta la linea. Oggi, importatori ed esportatori devono ottenere un numero di registrazione e identificazione degli operatori economici del Regno Unito e dell’UE (numero EORI). Si tratta di un processo relativamente semplice, completato online attraverso i siti web delle dogane governative.
Le aziende dovranno quindi verificare se i loro prodotti sono classificati come “beni controllati”. Qualora le merci siano sulla “lista controllata” o includano animali, piante o prodotti di origine animale o vegetale, è necessario preparare una documentazione aggiuntiva e prendere accordi per conformarsi ai controlli pertinenti. Le dichiarazioni complete per le merci non presenti nell’elenco controllato possono essere posticipate fino a luglio 2021.
Quindi, per qualificarsi per l’accesso senza tariffe, le imprese che esportano dal Regno Unito devono anche garantire che i loro prodotti soddisfino i requisiti delle “regole di origine” stabilite nell’accordo. Le regole determinano se un prodotto che lascia la Gran Bretagna è “abbastanza britannico” da qualificarsi per il commercio senza dazi con l’Unione europea.
Se gli esportatori del Regno Unito non sono in grado di dimostrare l’origine UK dei loro prodotti, gli importatori loro clienti nell’ambito dell’UE dovranno pagare il dazio paesi terzi previsti dalla tariffa doganale comunitaria. L’IVA all’importazione è ora dovuta su tutte le merci, comprese quelle che arrivano nel Regno Unito dall’UE, ma le esportazioni dal Regno Unito all’UE, nel frattempo, sono a tariffa zero per l’IVA. Per le spedizioni di valore non superiore a £ 135 viene applicata l’IVA sulla fornitura nel Regno Unito presso il punto vendita anziché l’IVA sulle importazioni nel Regno Unito.
A complicare ulteriormente le cose, i requisiti e le procedure non sono reciproci o rispecchiati, attualmente, e mentre il Regno Unito ha concluso un accordo con l’UE, ciascuno degli Stati membri del blocco è in grado di applicare i suoi termini in modo diverso, comprese aliquote IVA diverse.
Questo prima che requisiti ancora più complessi entrino in vigore questa primavera. Il 1 ° aprile 2021 i funzionari di frontiera del Regno Unito inizieranno a richiedere documenti sanitari e fitosanitari per le importazioni di animali e piante come carne e latticini. Dal 1 ° luglio 2021, tutte le merci in arrivo in Gran Bretagna dagli Stati membri dell’UE dovranno affrontare una gamma completa di controlli doganali, di sicurezza e sanitari. A questo punto, la sfida probabilmente aumenterà ulteriormente, in particolare per le imprese dell’UE che cercano di commerciare con il Regno Unito.
L’importanza della preparazione
Sfortunatamente, non esiste un consiglio valido per tutte le aziende che desiderano movimentare merci tra l’UE e il Regno Unito, ma piuttosto una lista di controllo delle procedure e delle linee guida da seguire a seconda della merce movimentata e della destinazione della spedizione.
Data la pletora di rischi che queste nuove procedure e requisiti impongono a ogni catena merceologica, il governo del Regno Unito e una serie di autorità del settore hanno raccomandato agli spedizionieri di avvalersi di un agente doganale o di uno spedizioniere affidabile, per gestire i requisiti amministrativi.
Il Gruppo Contship Italia, attraverso il broker doganale Rail Hub Milano (RHM), è in grado di fornire consulenza e know how in ambito doganale ai propri clienti. In particolare, per le aziende esportatrici, RHM fornisce supporto in riferimento alla gestione e scelta del tipo di pratica doganale, la classificazione della merce, l’origine preferenziale che si può eventualmente accordare ai prodotti in esportazione se ne ricorrono le condizioni.
In importazione RHM fornisce supporto nella compilazione della dichiarazione doganale e conseguente liquidazione dell’IVA.
Per supportare i clienti nel trasporto di merci tra il Regno Unito e l’UE, Hannibal, il Multimodal Transport Operator del Gruppo Conship, ha inoltre promosso un nuovo servizio intermodale Milano-Rotterdam, che collega Rail Hub Milano al terminal Botlek C.ro di Rotterdam, dal quale è possibile raggiungere rapidamente Regno Unito, Irlanda e Portogallo, attraverso collegamenti marittimi a corto raggio, senza la necessità di trasferimenti via camion tra il terminal ferroviario e il terminal marittimo di imbarco / sbarco.
Procedure di esportazione (dal Regno Unito) per il mittente
- Registrazione del numero EORI del Regno Unito
- Verifica della necessità di una licenza per l’esportazione della merce, in base alla categoria di riferimento
- Dichiarazione dell’origine della merce
- Identificazione del codice merceologico (classificazione HS)
- Per ogni spedizione, rilascio della fattura commerciale
- Dichiarazione della spedizione per l’esportazione alla dogana, che include:
- Fattura commerciale
- Attestazione di origine preferenziale
- Licenze e certificati applicabili (come per alimenti e piante)
- Documento di accompagnamento esportazione o transito, rilasciato dalla dogana
- Dichiarazione combinata doganale e di sicurezza
- Presentazione delle merci alla dogana
- Immissione dell’esportazione nel sistema doganale nazionale
Procedure di importazione (nel Regno Unito) per il mittente
- Registrazione per l’assegnazione di un numero EU EORI
- Identificazione del codice merceologico (classificazione HS)
- Dichiarazione dell’origine della merce
- Verifica delle limitazioni all’ importazione e/o della necessità di requisiti aggiuntivi
- Per ogni spedizione, dichiarazione del valore della merce
- Dichiarazione dell’importazione alla dogana
- Pagamento di dazi e IVA
La complessità e la delicatezza di queste operazioni richiedono particolare attenzione agli operatori meno strutturati, per i quali diventa fondamentale avvalersi di agenti doganali e fornitori di servizi di trasporto merci esperti, come Rail Hub Milano e Hannibal, che dispongono di una piena conoscenza dei nuovi requisiti e sono in grado di offrire opzioni di trasporto sicure e flessibili, in grado di scongiurare ritardi e colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento.
Per ottenere ulteriori informazioni, è possibile contattare direttamente i nostri uffici, utilizzando il form in calce.