European Year of Rail e l’importanza delle ferrovie in Europa

Il 1° gennaio 2021 è iniziato l’anno europeo delle ferrovie, European Year of Rail, proposto dalla Commissione Europea a marzo 2020 e approvato dal Parlamento e dal Consiglio europeo a dicembre 2020.

Il progetto prevede l’organizzazione di eventi e altre iniziative con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla dimensione europea transfrontaliera del trasporto su rotaia, al fine di aumentare la quota di persone e merci che viaggiano in treno, potenziando il contributo della ferrovia all’economia, all’industria e all’intera società europea.

Come si evince dal comunicato stampa del Consiglio europeo, il progetto è volto a sottolineare e dimostrare le caratteristiche di sostenibilità, innovazione e sicurezza del trasporto su rotaia, il cui ruolo strategico è stato recentemente confermato durante la pandemia di COVID-19, in cui il comparto della logistica e dei trasporti ha superato enormi difficoltà operative e organizzative, garantendo il mantenimento dei servizi di collegamento essenziali, a livello nazionale ed europeo.

L’anno europeo delle ferrovie e le iniziative europee a sostegno del trasporto su rotaia

Nel corso degli ultimi 25 anni, la Commissione europea è stata molto attiva nel promuovere la ristrutturazione del mercato europeo del trasporto su rotaia e nel rafforzare il posizionamento della ferrovia nei confronti di altre modalità di trasporto.

Una delle più recenti iniziative, insieme all’inaugurazione dell’anno europeo delle ferrovie, è l’adozione della Sustainable and Smart Mobility Strategy. La strategia, presentata dalla Commissione a dicembre 2020, delinea il percorso verso una maggiore sostenibilità e una mobilità intelligente e resiliente, definendo ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2030 e il 2050.

Secondo il piano d’azione, il traffico ferroviario ad alta velocità dovrà raddoppiare in tutta Europa entro il 2030, mentre il traffico merci su rotaia dovrà raddoppiare entro il 2050, anche grazie al raggiungimento della piena operatività della rete di trasporto multimodale transeuropea (TEN-T, Trans-European Transport network).

Il 2021 segna un altro punto di svolta, essendo anche il primo anno completo di applicazione in tutta l’UE delle norme concordate nell’ambito del quarto Railway Package. Il pacchetto ferroviario è un insieme di testi legislativi progettati per completare il mercato unico dei servizi ferroviari (Single European Railway Area), il cui obiettivo generale è rivitalizzare il settore ferroviario e renderlo più competitivo rispetto ad altre modalità di trasporto.

L’anno europeo della ferrovia si inserisce quindi perfettamente nella più ampia strategia europea per la transizione verso un’economia pulita, digitale e innovativa, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi definiti dallo European Green Deal, il piano per rendere l’economia europea sostenibile e carbon-neutral entro il 2050.

In particolare, uno degli obiettivi su cui si innesta l’anno europeo delle ferrovie è la riduzione, entro il 2050, del 90% delle emissioni dei trasporti, attraverso la diffusione di mezzi e modalità di trasporto più puliti e più sostenibili.

Come si legge in una nota della Commissione Europea, il settore dei trasporti è infatti responsabile di circa il 25% delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE, di cui meno dello 0,5% sono da imputare alla ferrovia.

Oltre ad essere una delle modalità di trasporto più sostenibili dal punto di vista ambientale, la ferrovia permette di ridurre la congestione stradale e le esternalità negative legate a incidenti e malattie legate all’inquinamento atmosferico, garantendo un movimento efficace ed efficiente di un gran numero di persone e merci, all’interno dell’Unione Europea.

Nonostante questi vantaggi, però, oggi viaggiano in treno appena il 7% dei viaggiatori e l’13% delle merci; numeri ancora troppo bassi, ma con un enorme potenziale di crescita e sviluppo, in linea con gli obiettivi dell’Unione e lo spirito del nostro tempo.

Risultati e tendenze del mercato ferroviario europeo

Il 13 gennaio 2021, la Commissione ha pubblicato il 7° report sullo sviluppo del mercato ferroviario, che la Commissione presenta ogni due anni al Parlamento europeo e al Consiglio ai sensi della direttiva 2012/34/UE (rielaborazione del primo pacchetto ferroviario).

La relazione sul monitoraggio del mercato ferroviario fornisce una panoramica dei principali sviluppi e tendenze nei mercati ferroviari dell’UE, con alcune evidenze anche sui singoli paesi membri.

Questo report prende in considerazione i Paesi dell’UE-27 e si riferisce al periodo 2015-2018, di conseguenza non risente dell’impatto della pandemia COVID-19 sul settore.

Riportiamo di seguito alcuni tra i principali risultati e tendenze emersi dal Report, in termini di sostenibilità e consumi, lunghezza della rete ferroviaria, traffico ferroviario e performance dell’infrastruttura ferroviaria.

Treno e sostenibilità

Il treno è l’unica tipologia di trasporto ad aver ridotto in maniera quasi continuativa le proprie emissioni di gas serra e CO2 dal 1990. Nel 2018, la ferrovia ha trasportato circa il 13% delle merci e il 7% dei passeggeri, tuttavia essa ha rappresentato solo lo 0,4% delle emissioni di gas serra e di CO2 e il 2% del consumo di energia rispetto all’intero settore dei trasporti nell’UE27.

La ferrovia si conferma pertanto essere relativamente meno inquinante e più efficiente dal punto di vista energetico, rispetto ad altri mezzi di trasporto motorizzati.

Rete ferroviaria

La lunghezza totale della rete ferroviaria dell’UE27 nel 2018 era di circa 201.000 chilometri (2 mila km in meno degli Stati Uniti e 69 mila km in più della Cina), con una diminuzione dello 0,4% rispetto al 2015. Nel 2018 circa il 56% della rete è stata elettrificata, con un aumento di 855 chilometri dal 2015 (+ 1,2%).

È interessante notare che, all’interno dell’UE-27, l’Italia si colloca al 4° posto per lunghezza della rete ferroviaria, dietro a Germania, Francia e Polonia, con oltre 16 mila chilometri di ferrovia, in leggera contrazione rispetto al 2015.

Traffico ferroviario

Tra il 2015 e il 2018, il traffico ferroviario nell’UE27 è aumentato annualmente del 2,5% per i passeggeri e del 4,1% per le merci.

Nel 2018, i volumi di traffico merci ferroviario dell’UE27 hanno rappresentato 435 miliardi di tonnellate-chilometro su 2,3 trilioni di tonnellate-chilometro di trasporto terrestre complessivo. Più della metà del trasporto ferroviario totale di merci è transfrontaliero, il che rende la competitività del trasporto ferroviario molto sensibile all’interoperabilità e alle difficoltà operative tra le reti ferroviarie nazionali.

Tra il 2015 e il 2018, la quota modale della ferrovia nel trasporto merci terrestre dell’UE27 è diminuita dal 18,8% al 18,7%, a favore del trasporto su strada, con differenze significative tra i diversi paesi.

L’Italia, nonostante la sua lunga rete ferroviaria, si colloca in 15° posizione per quota modale della ferrovia nel trasporto merci, che vale circa il 12% del totale, in leggera diminuzione rispetto al 2015.

Questo dato riflette i limiti dell’infrastruttura ferroviaria italiana e il potenziale di crescita dell’offerta di servizi. La rimozione dei colli di bottiglia e delle limitazioni operative (legate ad esempio all’adattamento delle gallerie necessario per aumentare le sagome limite e permettere l’utilizzo di unità di carico ad alta capacità, come i trailer P400) rappresenta infatti, insieme allo sviluppo delle infrastrutture immateriali e delle tecnologie di raccolta e condivisione dei dati in tempo reale, una delle pietre angolari sulle quali costruire il futuro del sistema ferroviario italiano.

Performance dell’infrastruttura ferroviaria

Nel 2018, la rete dell’UE27 ha mostrato un’intensità di utilizzo di 18,2 mila chilometri-treno per chilometro di linea. Le reti più utilizzate nel 2018 sono state quelle dell’Europa occidentale, in particolare dei Paesi Bassi, con un’intensità di utilizzo di 50,6 mila chilometri di treno per chilometro di linea. Sul fronte opposto troviamo la Grecia, con solo 4,8 mila chilometri di treno per chilometro di linea.

La lunghezza totale dei binari dichiarata congestionata nell’UE27 è aumentata costantemente dal 2015 ed è quasi raddoppiata nel 2018.

La puntualità media nel 2018 per il trasporto ferroviario di merci nell’UE27 è stata del 60% per i servizi nazionali e del 53,2% per i servizi internazionali. Inoltre, il 7,3% dei servizi nazionali e l’11% dei servizi internazionali sono stati cancellati.

Il 7° report sullo sviluppo del mercato ferroviario si conclude proponendo quattro obiettivi fondamentali per sostenere la crescita del settore ferroviario:

    1. Creare un mercato equo e competitivo per tutti gli operatori, in modo da consentire l’introduzione di nuove offerte multimodali e una maggiore scelta per passeggeri e imprese.
    2. Migliorare i servizi ferroviari transfrontalieri per aumentare la quota modale del trasporto ferroviario, agevolando il processo di attraversamento delle frontiere interne dell’UE.
    3. Migliorare le prestazioni dell’infrastruttura ferroviaria, per garantire la fornitura efficiente di servizi di trasporto ferroviario.
    4. Migliorare puntualità, affidabilità e accesso ai servizi nelle strutture ferroviarie sia per i servizi passeggeri che per quelli merci, in modo da soddisfare in maniera più efficiente le esigenze dei clienti.

Il settore ferroviario fornisce un contributo sostanziale all’economia europea, impiegando direttamente più di 900.000 persone e spostando circa 1,6 miliardi di tonnellate di merci e 7,1 miliardi di passeggeri ogni anno.

Un maggiore utilizzo della ferrovia è fondamentale per soddisfare la necessità di trasporti più sostenibili e avrebbe effetti positivi sull’inquinamento e sul consumo di energia, contribuendo a raggiungere gli ambiziosi tagli delle emissioni previsti dal Green Deal europeo.

Il Gruppo Contship Italia, attraverso le proprie subsidiary intermodali e le scelte strategiche effettuate nei terminal di Ravenna (Terminal Container Ravenna) e La Spezia (La Spezia Container Terminal), continua a credere fortemente nello sviluppo della rete ferroviaria italiana ed europea e nell’utilizzo del treno come modalità preferenziale per il trasporto terrestre; un approccio che si riflette negli ambiziosi obiettivi di sviluppo, che puntano proprio sul treno, per rinnovare e caratterizzare ulteriormente l’offerta logistica integrata del Gruppo.